.
Un bagno senza tempo, uno spazio ricercato e minimalista dal disegno geometrico deciso.
–
Un progetto dai chiari segni architettonici spesso sottende soluzioni tecniche complesse. Ne è esempio questa composizione in cui vasca e doccia in marmo dialogano in un gioco reciproco di vuoti e pieni e di chiaroscuri. La vasca è semi-incassata nel pavimento e con un lato a filo muro. L’area doccia è incentrata sul setto Technowall a tutta altezza, che definisce lo spazio insieme al piatto doccia con scarico lineare Unico e alla chiusura in vetro fumé con anta a bilico.
–
La vasca con un lato a filo muro annulla il concetto oramai scontato di prodotto esteticofunzionale per trasmettere invece suggestioni emotive che rimandano agli spazi essenziali e minimalisti della cultura zen e ai suoi paradossi di vuoto e pieno.
–
Una raffinata geometria di campiture verticali e orizzontali disegnano la parete con il lavabo rivestito, caratterizzato dalla complanarità degli elementi e da un equilibrato gioco di materiali e di toni. Il lavabo Maxi con scarico lineare nascosto e cassetto in rovere, è parte integrante del Technowall strutturale a filo parete.
–
Una sequenza di ante modulari a filo muro celano, come uno scrigno, una teoria di specchi in movimento e vani di contenimento. L’inaspettata apertura dell’anta a 180 ° stupisce per l’originalità e il dettaglio tecnico della cerniera.